sabato 2 giugno 2012

Perfetto bilanciamento

In questi giorni, in concomitanza con il viaggio del Papa a Milano e con l'emergere di un'anima fortemente politica dello Stato Vaticano, 
ci è tornato in mente l'ultimo piccolo capolavoro di Nanni Moretti: Habemus Papam.

Senza voler affrontare né schierarsi con la connotazione politica che ha contraddistinto tutta la carriera di Moretti, non si può non riconoscergli alcuni meriti fondamentali che
si rivedono in tutte le sue opere ma che, secondo il nostro modesto parere, 
trovano una delle massime espressioni in questo suo ultimo film.

Andiamo per ordine.

1: Lavorare per far emergere un tema necessario per il vivere sociale della comunità.
Come negare che la scelta di una trama incentrata sui dubbi, umani, del prescelto rispetto al ruolo
 che gli è caduto addosso per volere, anche politico, di altre persone 
sia un tema necessario?

Come negare che a tutti quanti noi, crescendo e vivendo in un'epoca in cui non si hanno più certezze intellettuali, è sorto il dubbio su come e con quali motivi venga scelta una persona a guida spirituale di un popolo, quello cristiano, che s'impone fortemente su tutta la società?

Come negare il sollievo che sicuramente proveremmo se un potente, in qualunque ambito operi, avesse l'onestà intellettuale e sociale di rinunciare a un ruolo se smarrito e sfuggente di fronte alle responsabilità che esso comporta?

E allora eccovi un piccolo assaggio di quello che potremmo provare in questa situazione (anche al cinema, il sollievo emerge inconsciamente e ci ha fatto subito amare questo uomo anziano e confuso).


2: Il registro della leggerezza che rende tutto più facile ma anche più significativo.
Affrontare certi argomenti e far innamorare il pubblico di storie da cui vorremmo invece 
prendere le distanze è un talento. Implica una chiarezza di opinioni e una conoscenza completa dei mezzi a disposizione. Da qui nasce anche il registro espressivo di ciascun regista. 

Crediamo che Moretti esprima il meglio di sé quando ci permette di riflettere sui temi principali dei suoi film ma, allo stesso tempo, ci autorizza a divertirci, a ridere di gusto.

Ecco qui un assaggio di una delle scene più divertenti del film!


3: Scelte sempre azzeccate di attori e tipi umani.
Colpisce la scelta sempre originale e sensibile degli interpreti dei suoi film.

Come non voler bene al personaggio che vive attraverso il talento e la bravura di Michel Piccoli?


E come non trovare un posticino nella nostra mente in cui conservare, insieme a un sorriso di tenerezza, tutti i cardinali, con i loro difetti fisici e umani, che attendono la decisione del prescelto?


Per chi non lo avesse visto, vi invitiamo a godervi questo raro bilanciamento di talento, 
ironia ed eleganza.
Per chi invece avesse già goduto di tutto questo, non possiamo che dire: repetita iuvant!

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