venerdì 1 giugno 2012

Point and click

Screencap da "Botanicula" - Amanita Design
 Tutti abbiamo un'idea personale di cosa possa essere considerato "arte" e cosa invece no.
Le prime cose che ci vengono in mente quando si parla di arte sono musica/danza, letteratura/poesia, architettura, pittura/scultura, fotografia, teatro, cinema.
Oggi vogliamo sporgere un ditino del piede nella zona non grigia, ma grigissima del videogioco.
MA COME?
Noi avremmo qualcosa da dire a favore di questo mezzo di espressione. Anzi, niente da dire.. basta un link. Infatti per chi dovesse essere scettico non è necessario avventurarsi in un negozio di videogiochi e nemmeno munirsi di chissà quale console.
Esiste un folto sottobosco di giochi online che sono resi speciali proprio perche devono essere chiari, semplici, leggeri, graficamente piacevoli ma soprattutto interattivi e (quasi sempre) GRATIS.
Insomma.. può un tale esercizio grafico, tecnico, musicale e spesso narrativo non meritare queste ambite quattro lettere?

Quando lo Smithsonian di Washington DC ha inaugurato la mostra "The Art of Videogames" il 16 marzo di quest'anno in molti si sono posti proprio la stessa domanda.
Se pensate che visitare l'esibizione possa aiutarvi a prendere una decisione non temete, la mostra resterà aperta fino a settembre.

Diteci la vostra!
Intanto ecco il link del surreale ma rilassante gioco che ha ispirato questo post.. Ma visto che i gusti sono tanti, vi consigliamo di cercare il gioco che più vi soddisfa, e ovviamente di farci sapere qual'è!
Potete partire da qui.

Infine (davvero!) il documentario Indie Game uscirà il 12 giugno e tratta appunto dell'esperienza creativa dei programmatori di videogiochi indipendenti.. Check it out!
*

We all have our own idea of what "art" is, and what it isn't.
The first things that come to mind when we talk about art are music/dance, literature/poetry, architecture, painting/sculpting, photography, theatre, cinema.
Today we are going to cross the border into the very gray area of videogames.
WHAT?
Well we have a few words in favour of this means of expression. Actually, words are not necessary.. the links can speak for themselves. Infact for those who have been feeling sceptical ever since the word "videogames" appeared in this post, there is no need to step into a store or to invest in a new console.
There is a rich selection of online games that are unique specifically because they have to be clear, simple, light, aesthetically pleasing, interactive and (almost always) FREE.
In conclusion.. can such a graphic, techinical, musical and often narrative effort not deserve these sought-after three letters?

When the Smithsonian in Washington DC opened the exhibition "The Art of Videogames" this march the 16th this same question suddenly gained new relevance.
If you think that checking out the exhibition might help make up your mind no worries, it will be open until september.

Tell us what you think!
In the meantime here's the link to the surreal and relaxing game that inspired this post.. But since we think that there's a game for every palate, we suggest that you find one that fits you best and then let us know which one it is!
You might want to start here.

Also, the documentary Indie Game is going to be released on june 12th and it's all about the creative journey of indipendent videogame programmers... Check it out!

3 commenti:

  1. da queste parti l'argomento è discusso con passione ed entusiasmo. soprattutto da quando è apparsa una nuova generazione di videogiochi che sviluppa un gameplay totalmente innovativo anche e soprattutto dal punto di vista della narrazione.
    tra l'altro qualche tempo fa anche quel gigante di Roger Ebert si pose la stessa vostra domanda, giungendo però alla conclusione opposta, ovvero che "video games can never be art". (http://blogs.suntimes.com/ebert/2010/04/video_games_can_never_be_art.html)
    in ogni caso, dopo "The secret of Monkey Island" del 1990, è vero che gli adventures games hanno trovato meno spazio. così, mentre il business dei videogiochi si è concentrato più che altro nello sviluppo di una intricata foresta di - più gettonati - shoot-whatever, ambienti indipendenti e molto creativi hanno recentemente proposto un'esperienza di gameplay più completa e matura.
    senz'altro la cura per la grafica, la musica e lo sviluppo ingegneristico di questi videogames è spesso impeccabile, ma ciò che li rende straordinari è la vera e propria esperienza di gioco. basti pensare a "Journey", o ad "Ico" e "Shadow of the Colossus", oppure ancora a "Limbo" per rendersi conto che l'esplorazione, l'avventura e - perchè no? - la tattica, sono solo gli elementi necessari per comporre una vera e propria storia dalle molteplici possibilità, ognuna di esse originale e assolutamente individuale.
    il panorama è davvero ricco e offre esperienze di gioco straordinarie, spesso poetiche. la lista potrebbe essere nutrita e interessante.
    insomma, l'argomento è veramente complesso, ma se vi fa piacere potrei/potremmo condividere con voi redazione del "segnalibroonline" alcuni titoli che davvero meritano una riflessione.

    PS segnalo che qui qualcuno muove freneticamente le vibrisse a ricordare che su un certo computer è stato installato Steam con "Machinarium"... provato? ;-)

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  2. Cara Melagrana, apprezziamo davvero il tuo commento e siamo come sempre aperti al dialogo, ci piacerebbe molto se tu volessi condividere i tuoi titoli preferiti..
    Inutile dire che qui Machinarium l'abbiamo giocato e ci è piaciuto tantissimo! Forse qualcuno ha barato un paio di volte consultando un walkthrough.. ma non sappiamo chi! :)

    Un altro gioco che ci ha veramente affascinato è The Dream Machine (http://www.thedreammachine.se/), tempo fa quando l'abbiamo provato non era terminato quindi online c'era solo il primo capitolo. Crediamo che adesso il gioco sia completo ma purtroppo a pagamento..
    Buon divertimento! E noi resteremo in attesa della tua lista!

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  3. allora facciamo così: vista la logorrea che spesso ci attanaglia, mi preparo una lista per lo meno organica. e poi condivido con voi.
    cheers :)

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